Agli occhi di un bambino, l'alfabeto è un mondo in cammino.

Pensate ad un bambino che gradatamente è coinvolto nel piacere della scoperta delle lettere dell’alfabeto: le disegna, le colora, le fa storte e poi dritte, ognuna racconta una storia e non stanno mai zitte! Prima in una A ci sta un albero intero, nella P tutta una pera matura, nella E un’altra avventura: un’elica, chi l’ha mai vista! Poi diventa un’esplorazione senza precedenti quando si accostano e fanno amicizia: la A non è solo più un albero e nemmeno la P o la E sono più le stesse, insieme fanno un’ape, e chi l’avrebbe mai detto! Un magico mondo di combinazioni converge nel creare parole poi immagini, suoni, colori, geometrie. Così il bambino trova uno spazio per un mondo più grande con strumenti più raffinati per esprimersi e per confrontarsi con l’altro. I suoni diventano complessi e nella complessità arricchisce la sua gamma di pensieri e di consapevolezze. Dall’ape arriva al miele che gli dà la mamma con cura e gentilezza e quello che stava prima su un foglio, ora gli appartiene in un modo ancor più bello. Tutto questo con la scoperta dell’alfabeto! E da quel punto non è più lo stesso di prima: ciò che ha appreso ha modificato la sua percezione del mondo, è cambiato e insieme al suo cambiamento il mondo stesso si è arricchito. Respirate piano, riportate la memoria al giorno in cui avete cominciato a leggere. Ricordate con quale entusiasmo era vostro ogni cartellone che incontravate per strada, le confezioni dei biscotti o dei giocattoli non erano più un segreto e così nemmeno le figurine o i fumetti! Che gran piacere! Un piccolo assaggio di gioia che si fa sempre più grande col tempo. E’ con quella gioia che faranno incetta del piacere di scoprire e, mantenendola, non si “stuferanno” nemmeno da grandi. Tutto l’essere ne è coinvolto, l’anima guizza come un pesciolino colorato nei fondali colmi di coralli e mille sorprese. Quando lo studio diventa faticoso? Sono sicura che vi ricordate la differenza.